Canalbianco, a pescare tra i rifiuti

L’argine del Canalbianco è una discarica a cielo aperto. Gli appassionati di pesca sportiva che frequentano il tratto del corso d’acqua che si estende tra i Comuni di Legnago e Villa Bartolomea protestano contro i tanti «turisti del rifiuto» che, anche dalla confinante provincia di Rovigo, si recano sulla sponda sinistra per scaricare ogni tipo di immondizia. Dalle cassette in plastica alle confezioni vuote di medicinali, passando per bombolette vuote e lattine, sono tante le tipologie di scarti che i pescatori trovano tra le erbacce dell’argine da loro frequentato. Lungo il tratto che da Torretta di Legnago si inoltra nel limitrofo territorio di Villa Bartolomea, questi appassionati, da anni, gestiscono una postazione per le loro gare. Gli stessi soci dell’associazione Aps Il Torrione di Legnago, in passato, hanno provveduto a ripulire il tratto d’argine interessato, senza tuttavia scoraggiare quanti sfruttano la posizione periferica dell’area per scaricarvi ogni tipo di rifiuto. «In questi giorni», evidenzia Fausto Ravagnani, ex presidente dell’Aps Il Torrione ed attuale responsabile dell’area di gara, «abbiamo notato vicino alla nostra postazione, tanti scarti abbandonati in mezzo all’erba da riempire un camion. Tre anni fa, durante la pulizia dell’argine, avevamo addirittura rinvenuto una cassaforte probabilmente rubata ed abbandonata nell’area». L’ex presidente del sodalizio legnaghese ha segnalato la situazione sia al Comune di Legnago che a quello di Villa Bartolomea, visto che sotto quest’ultimo municipio ricade la postazione per le gare di pesca sportiva. «Il tratto interessato da questo brutto fenomeno», puntualizza Ravagnani,» è lungo un paio di chilometri ed interessa entrambi i municipi limitrofi. Scriverò anche al demanio affinché ponga fine a questa situazione problematica». Anche Lucio Martinelli, ex consigliere comunale di Vangadizza di Legnago, ricevute le segnalazioni dai pescatori, si è mobilitato, facendosi portavoce, con la società Sive, che si occupa di raccolta de rifiuti, del malcontento dei pescatori che frequentano la riva del Canalbianco.

Fabio Tomelleri (L’Arena)

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