Alla fine dell’immersione gli oggetti recuperati dai sub sono posati in spiaggia, su un lenzuolo bianco. I bambini disposti attorno a questo singolare «banchetto» sono sorpresi di quello che, in poco più di mezz’ora, una decina di subacquei ha ripescato nella prima fascia di fondale lungo un tratto di costa del Lido Campanello, a Castelnuovo. Lo stupore maggiore è per un paio di boxer, ma ci sono anche un grande recipiente e due vaschette di plastica, un pezzo di rubinetto, alcuni bicchieri, bottiglie, lattine, una scaletta e altri pezzi in ferro, una tenaglia, una maschera da snorkeling, un paio di occhiali e occhialini da nuoto. È uno dei risultati di «Green Divers», seconda edizione della giornata dedicata alla pulizia dei fondali e alla sensibilizzazione al tema dell’abbandono dei rifiuti, organizzata dall’associazione sportiva Atis Diving Club con il patrocinio del Comune di Castelnuovo. Oltre ai sub, i protagonisti sono stati trenta bambini delle scuole primarie e secondaria di Castelnuovo. Poco più grande di loro Gabriel, 13 anni, il sub più giovane che ieri si è messo a disposizione per l’iniziativa ecologica. Un’impresa resa difficile dalle onde che hanno intorbidito l’acqua costringendo a procedere a tentoni con le mani.
Considerate le difficoltà, quindi, il «bottino» è stato fin troppo pesante. Alberto Tumminelli, fondatore e direttore della scuola sub che offre corsi di nuoto subacqueo per adulti, bambini e persone con disabilità, ha spiegato ai giovanissimi partecipanti come funziona l’attività subacquea e poi, nell’attesa che i “sub spazzini” riemergessero, ha parlato loro dei danni provocati all’ambiente dall’abbandono dei rifiuti e in particolare di quelli in plastica. Dopo un buon piatto di risotto offerto dall’associazione, i rifiuti sono stati differenziati con l’aiuto dei bambini, guidati poi alla ricerca di quelli abbandonati in spiaggia. «È fondamentale educare le giovani generazioni al tema dell’ecologia e, nello specifico, alla tutela del nostro lago», ha commentato la vicesindaco e assessore all’Ecologia Cinzia Zaglio, che ha accompagnato i momenti didattici. «Il Comune da solo non avrebbe potuto organizzare questa manifestazione, perciò ringrazio i volontari di Atis Diving Club per la loro attività», ha aggiunto, rivolgendo «un plauso anche ai ragazzini e alle loro famiglie, che hanno riconosciuto la validità dell’iniziativa nonostante il fine settimana di festa». D’accordo l’assessore all’Istruzione Rossella Vanna Ardielli e il sindaco Giovanni Dal Cero, soddisfatto della riuscita dell’iniziativa: «Una bimba ha voluto spiegarmi cosa succede ai pesci quando mangiano le microplastiche, è evidente che la lezione teorica e la vista dei rifiuti raccolti in acqua sono serviti». Una giornata riuscita anche per gli organizzatori: «Abbiamo visto molto interesse da parte dei ragazzi», riscontra Michele Tumminelli, presidente di Atis Diving Club, «hanno interagito facendo molte domande: uno stimolo a fare sempre di più».
Katia Ferraro (L’Arena)