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La questione ambientale, con particolare riferimento al problema dei rifiuti, è notoriamente delicata e oltremodo attuale. Ogni giorno i mass media diffondono notizie sull’argomento: discariche abusive, roghi di rifiuti abbandonati e quant’altro.

Ebbene, nel nostro piccolo, anche noi cittadini abbiamo il dovere di rispettare l’ambiente e in virtù di ciò, non possiamo certo permetterci di abbandonare i nostri rifiuti domestici per strada o chissà dove. Abbiamo, infatti, l’obbligo di smaltirli nel rispetto delle norme in materia e secondo il ciclo o i regolamenti stabiliti dal proprio comune di residenza.

Abbandonare i rifiuti per strada, magari lanciandoli dalla propria auto, è veramente un gesto di grande inciviltà e dalle gravi conseguenze. Le materie contenute nel sacchetto, sono, infatti spesso non biodegradabili ed in grado d’inquinare l’ambiente (si pensi ad esempio alle pile elettriche o alle plastiche).

L’abbandono di rifiuti è vietato dal Testo Unico Ambientale (D.Lgs 152/06).

La legge vieta esplicitamente di abbandonare rifiuti di ogni genere (liquidi o solidi) sia sul suolo che nel sottosuolo. Ovviamente tale divieto è esteso anche alle acque superficiali (mari, laghi, ecc) ed a quelle sotterranee (falde acquifere) [Art. 192 D.l. 152/2006].

In particolare, secondo la normativa in vigore, se è un privato cittadino ad abbandonare o depositare rifiuti dove non è consentito, egli sarà soggetto ad una sanzione amministrativa, che va da un minimo di € 300 ad un massimo di € 3.000.

Se a trasgredire è un’azienda ci sono sanzioni penali, che possono includere l’arresto da 3 mesi fino a 2 anni e multe da € 2.600 fino ad un massimo di € 26.000.