Se in Francia i gilet gialli sono sinonimo di malcontento verso l’Eliseo, a Verona attaccano il malcostume. La conferma l’uscita ecologica dello scorso weekend: a circa un mese dalla precedente raccolta fra Pindemonte e Ponte Crencano, nulla è cambiato. I volontari di Cittadinanza Attiva (riconoscibili dai gilet gialli forniti di Amia e Comune di Verona con cui hanno stretto un patto di collaborazione) hanno portato nei cassonetti lo stesso quantitativo di mozziconi di sigaretta e incarti di plastica. Un telaio di bicicletta è nello stesso posto dal 27 aprile.
I complimenti dei residenti sono pura energia, e gratifica anche il risultato finale che ridà luce alle aiuole, agli angoli delle strade, ai marciapiedi. “Bisogna tutti cambiare atteggiamento, essere più responsabili e attenti all’ambiente. Ci sono caditoie usate come cestini, occluse da pacchetti di sigarette, sacchetti contenenti deiezioni di animali, cartine, scontrini” – raccontano i volontari. “Forse non tutti sanno che il goal 6 dell’Agenda Onu 2030, inerente acqua pulita e servizi igienico sanitari, è un invito anche all’Italia al miglioramento non solo delle tecnologie pulite e rispettose del ambiente, ma anche del sistema di infrastrutture fognarie di scarico delle acque e alla loro gestione sostenibile. Il nostro è uno dei paesi con il maggior spreco nell’utilizzo del acqua, quantitativo e qualitativo. Laddove una buona manutenzione della canalizzazione delle acque reflue permetterebbe il riversamento nei fiumi, laghi e mare di acque bianche, chiamate così poiché precedentemente depurate. Difatti ciò che depositiamo nell’ambiente prima o poi ci ritorna nel piatto o nel bicchiere. Ma la volontà di questo progetto, deve partire anche da una maggior consapevolezza e rispetto dell’ambiente e del territorio da parte del cittadino”.
Anna Perlini (L’Arena)